4 consigli pratici per viaggiare come nomadi digitali

“L’hai vista la casa danzante?” No. “E il castello di Vyšehrad?” Nemmeno quello. “Scusa, ma quanto sei rimasto a Praga?” Una settimana. “E cosa hai fatto?” Ho fatto il visto per la Thailandia e ho lavorato come nomade digitale, e durante il mio tempo libero ho visitato altre zone della città.

Quando parlo con la gente dei miei viaggi, percepisco quella sensazione di incredulità quando scoprono che sono rimasto una settimana a Praga senza vedere alcune delle attrazioni più famose.

Viaggiare come nomade digitale

E posso anche capire lo stupore della gente, ma per i nomadi digitali come me che viaggiano full time, alternando il lavoro agli spostamenti e alla visita dei luoghi in cui si trovano, è spesso necessario fare una pausa dalle normali attività turistiche e di svago, per dedicarsi a quello che ci permette di viaggiare per lunghi periodi: il nostro lavoro online.

Equilibrio tra viaggiare come nomade digitale e lavorare

Con il tempo, il mio modo di viaggiare è cambiato; ho esigenze differenti rispetto ad un semplice turista che visita una città e sono sempre meno interessato a monumenti e musei.

Piuttosto cerco caffetterie con ottime connessioni a internet e spazi condivisi per portare avanti il mio lavoro, e da un punto di vista strettamente turistico mi piace scoprire luoghi e piazze dove ho la possibilità di vedere cosa fanno le persone del posto oltre che vivere come uno di loro.

Mi piace di più camminare e perdermi per le città, sedermi ad un tavolo di un ristorante il più lontano possibile da Piazza Venceslao e magari conoscere qualche persona del posto.

Queste sono le esperienze che non voglio perdere quando visito una città come Praga ed è normale che viaggiando per lunghi periodi mi stanco anche di scattare foto a monumenti di cui nella maggior parte dei casi non conosco nemmeno il nome.

Cerco di sentirmi a casa il più in fretta possibile e di fare mio un luogo che visito anche se solo per pochi giorni o settimane.

Inevitabilmente passo lo stesso numero di ore di un lavoro 9-18 davanti al computer; e non importa se lo faccio da uno Starbucks di Praga a meno di 3 minuti a piedi dal Ponte Carlo piuttosto che da un normale ufficio.

nomadi digitali praga

Lo stile di vita che sto inseguendo ha ovviamente un costo tra affitti, cibo, spostamenti etc. ma baratto volentieri alcuni monumenti di Praga per riuscire a raggiungere il mio obiettivo e prolungare il viaggio.

4 consigli per viaggiare come nomade digitale

Devo però ammettere che non è facile e ci sono alcuni aspetti che ogni persona che conduce questo tipo di vita deve tenere in considerazione. Bisogna creare una sorta di routine e concentrarsi principalmente sul lavoro, e non è facile quando intorno a te tutte le persone sono in quella stessa città per motivi diversi.

È quindi importante organizzare alcuni aspetti prima di partire e trovare il maggior numero di informazioni utili poi a vivere nella città che si visita. Di seguito voglio elencare i miei suggerimenti per riuscire a viaggiare come nomade digitale.

1. Alloggio

Quando mi fermo per periodi medio/lunghi in una determinata località, solitamente prenoto una settimana presso uno studio o appartamento, e per farlo mi affido quasi esclusivamente ad AirBnb.

Il motivo è semplice: innanzitutto posso contattare direttamente il proprietario di casa per fargli domande utili a capire se prenotare presso quell’alloggio. Tra le più comuni ci sono la posizione, la sicurezza della zona, l’affidabilità della connessione internet per poter lavorare, la possibilità di chiudere a chiave la stanza in caso di appartamento condiviso per non rischiare che qualcosa sparisca dal mio bagaglio.

Perchè scelgo l’appartamento e non l’ostello? Semplice, perchè lavorando online preferisco spendere qualcosa in più ma voglio evitare di essere svegliato nel mezzo della notte da ragazzi di 20 anni che rientrano da una serata passata nei pub della città.

Lo so, può sembrare un ragionamento da vecchio (e in parte lo sto diventando 😀 ) ma come specificato prima, ho esigenze differenti da un normale turista, viaggiatore o backpacker che dir si voglia.

2. Lavoro

L’aspetto più importante è sicuramente questo; senza una buona connessione a internet non posso lavorare e di conseguenza guadagnarmi da vivere. Per cui quello che cerco subito in una città sono spazi di lavoro condivisi, caffetterie in stile Starbucks o Costa Coffee e la presenza di compagnie telefoniche per acquistare SIM card con piani all inclusive, principalmente per utilizzare il mio iPhone come hotspot nel caso dovessi avere problemi con la connessione internet.

Devo rimanere collegato per poter portare avanti i miei progetti, per cui sono ossessionato dalle connessioni wifi. Recentemente ho scoperto il sito Nomad List che è un ottimo punto di partenza per valutare se una destinazione è adatta o meno per lavorare online.

3. Budget

Per viaggiare per lunghi periodi devo inoltre fare attenzione alle spese. Ho imparato nel corso degli anni che viaggiare non è costoso, ma bisogna affrontare ogni viaggio cercando di non esagerare con le uscite, gli acquisti, evitare i taxi ma anche camminare il più possibile per risparmiare sui mezzi pubblici.

Sono diventato abbastanza bravo in questo e mi piace tener d’occhio le mie spese con una app per smartphone molto utile che si chiama Trail Wallet.

4. Tempo Libero

Ovviamente non passo tutti i giorni a lavorare e dedico alcune giornate a visitare la città in cui mi trovo. Amo camminare per cui spesso decido di non affidarmi a nessuna mappa e perdermi, scoprendo angoli caratteristici che non vengono segnalati dalle guide.

Recentemente ho scoperto i free walking tour, un modo divertente e gratuito per conoscere alcuni luoghi più famosi e anche altra gente con cui fare due chiacchiere o bere una birra.

Se stai per partire per il tuo prossimo viaggio prova ad inserire in Google il nome della città che visiterai (in inglese) + free walking tour – Es. Prague free walking tour – e vedrai che ci sono tantissimi tour gratuiti a cui poter partecipare.

Oltre a questo adoro mangiare, meglio se in locali poco conosciuti e non turistici, per assaggiare tutte le specialità di una nazione.

La cosa che più amo di questo stile di vita da nomade digitale è che posso decidere in qualsiasi momento dove vivere e non rimanere fisso per troppo tempo nello stesso posto.

Spostarmi di frequente mi aiuta a rimanere produttivo mentre visito e vivo in nuove città e nazioni, e avere la libertà di controllare il mio tempo è un aspetto fondamentale a cui non posso più rinunciare.

E poco importa se durante i miei viaggi mi perdo qualche statua, palazzo o monumento; quelli rimarranno sempre al loro posto e mi piace pensare che un giorno potrò tornare in una determinata città e vedere tutto quello che mi sono perso le volte precedenti.

3
Condividi su: